Oggi siamo andati a Firenze, all’ospedale dove lavora la Mamma. Dobbiamo fare una visita abbastanza importante, che servirà per capire se hai dei problemi genetici che possono influire sulla tua salute.
Non preoccuparti, non è colpa tua, ci sono alcune cose sia belle che brutte che vengono tramandate dai genitori ai figli.
Devo ammettere che sono un pò teso. Dopo un pò di attesa entriamo e la mamma si stende nel lettino, io mi metto in piedi accanto.
Il dottore spegne le luci, come se dovessimo vedere un film.
Io esordisco subito con una frase stupida: “Dottore ma vedremo anche di che sesso è?”. Giuro che non mi interessava ma ero un pò emozionato e non ho pensato a quello che dicevo.
Capiterà anche a te, non è niente di grave.
Il Dottore mi ha ripreso in modo severo, apostrofando che quella visita non aveva lo scopo di vedere il sesso, ma qualcosa più importante.
Ho cominciato a pensare che aveva ragione e che in un secondo, alla fine della visita, mi poteva cancellare dalla faccia quel sorrisetto da ebete imbarazzato che avevo.
Ma poi è iniziato lo show. Vedevo sullo schermo te, per la prima volta ti vedevo bene, ti muovevi vedevo le manine, i piedini ed i lineamenti del volto.
Ero affascinato.
In quel momento ho pensato che anche se tu non fossi proprio come tutti gli altri bambini, ormai sarebbe difficile rinunciare a te. Ti vedo, sei lì, cresci e balli.
Anche troppo balli, hai fatto arrabbiare anche il dottore che non riesce a prendere le misure per fare la diagnosi.
Ci manda anche a fare un giro per vedere se ti metti un pò fermo.
La Mamma gli ha detto: “ma tutti i bambini fanno così” e il Dotttore ha ribattuto con: ” no, per fortuna, questo è l’elite dei rompicoglioni”
Io rido, perchè mi piace che incominci già a lasciare il segno.
Comunque dopo tre ore di prove, riusciamo ad ottenere i risultati.
Vanno molto bene, questo non vuol dire che sarai sano. Ma davvero adesso sono pronto a tutto. Ormai sei dei nostri.